Mr. Eko Files Forum

Pink Floyd

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Tacchino Selvaggio
view post Posted on 18/6/2007, 20:55




GENIO!
Genio chiunque abbia messo l'immagine di dark side of the moon!
Genio e basta!

Parliamo di pink floyd?
:rox:
 
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Sawyer.
view post Posted on 18/6/2007, 20:56




ave o te pink floid
 
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Tacchino Selvaggio
view post Posted on 18/6/2007, 23:46




allora... detta così velocemente...

abbiamo il primo album, "the piper at the gates of dawn", del 1967 grande capolavoro di psichedelia del genio folle di syd barrett (chitarra), con l'apoteosi in interstellar overdrive, nove minuti di pura improvvisazione basata sul terrificante riff d'introduzione. l'album è aperto da astronomy domine (uno dei primi esempi di space rock) e chiuso da bike, che simboleggia il risveglio da quel sogno lisergico che è stato l'abum.
poi passiamo a "a saucerful of secrets", 1968, dove barrett è presente solo di nome e nell'ultima sognante canzone, jugsband blues. le redini sono state prese da roger waters (basso) e da richard wright (tastiere) che danno le prime svolte a quello stile unico denominato "pink floyd sound". anche se è assente come compositore, l'ombra di barrett è ancora forte specie in brani come let there be more light e set the controls for the heart of the sun. memorabile è la title track, la prima vera suite della band che in 12 minuti passa dalla psichedelia più sfrenata al sound che sarà tipico del futuro, quello che cerca la perfezione; alla composizione del brano partecipano anche nick mason (batteria) e david gilmour, sostituto alla chitarra di barrett, ormai impazzito totalmente, soprattutto per l'abuso di acidi.
di seguito c'è la colonna sonora del film "more", 1969, episodio decisamente fuori dalle righe per i pink floyd, dove abbracciano il rock più sporco (the nile song) o più melodico (cymbaline) con rari episodi di psichedelia (quicksilver).
si passa poi al terzo album, ummagumma, 1969, composto da due dischi: il primo è live, in cui quattro pezzi vengono dilatati con improvvisazioni memorabili, e il secondo è la parte studio, in cui ogni membro compone solisticamente. apre sysyphus, di wright, una suite onirica di 13 minuti, seguita dalla più calma grantchester mehadows di waters. ma è solo la quiete prima della tempesta del secondo componimento di waters: several species of small furry animals gathered together in a cave and grooving with a pict, la coronazione della sperimentazione di ummagumma. segue the narrow way, suite di gilmour e suo primo componimento, melodicamente perfetta. chiude the grand vizier garden party, di mason, in cui regna sovrana la batteria per 7 minuti, aperti e chiusi da un flauto dolce.
nel 1970 arriviamo a atom heart mother: la title track è una maestosa suite di 23 minuti, accompagnata da tanto di orchestra. è seguita da pezzi meno progressivi con l'ennesima suite in chiusura: alan psychedelic breakfast.
nel 1971 passiamo poi a meddle, la consacrazione definitiva del pink floyd sound. si parte con la cupa one of these days, dominata dal basso di waters, alla quale seguono la dolce a pillow of wind, fearless (chiusa da you'll never walk alone, inno da stadio del liverpool), san tropez (episodio meno riuscito) e seamun, dove viene fatto cantare un blues a un cane. pezzo finale echoes, 23 minuti di pura perfezione con (al diciottesimo minuto) uno dei passaggi chitarristici migliori di gilmour, nonchè del rock.
nel 1972 c'è il live a pompei, dove vengono tirate le somme della sperimentazione mista a psichedelia degli ultimi anni, la giusta preparazione al capolavoro che stava per arrivare.
dark side of the moon, il primo concept album dei floyd, esce nel 1973. viene aperto dalla caotica speak to me, che sfocia nella perfezione ricercata di breathe, i due pezzi simboleggiano quasi il destino di ogniuno. segue on the run, la fretta. si passa poi a time (con il primo vero grande assolone a cui gilmour ci abituerà), che parla di come da giovani si spreca il tempo e di come ce ne si accorge ormai troppo tardi, quando si è vecchi e si arriva alla morte. il tema della morte è racchiuso in the great gig in the sky, dove si ha l'esplosivo assolo vocale di clare torry. segue money, canzone sull'avidità, e us and them, dolcissima e malinconica canzone sul rapporto con gli altri e sull'alienazione. il trittico finale (any colours you like, brain damage ed eclipse) riguarda, con chiari riferimenti a barrett, la pazzia: il lato oscuro della luna è proprio la pazzia, il lato oscuro di tutti noi, posto nel quale ci si può rifugiare dai vizi e dai mali dell'umanità (fretta, morte, avarizia). dark side of the moon è considerato dai più il miglior album della storia perchè, accanto alla perfezione musicale, c'è quella concettuale.
nel 1975 c'è un nuovo concept, "wish you were here" dedicato in gran parte a barrett e riguardante l'alienazio e, la solitudine e i mali del successo. è aperto e chiuso dalla suite shine on you crazy diamond di 26 minuti, spezzata in due parti; il diamante pazzo è proprio barrett. tra essa vi sono racchiuse welcome to the machine e have a cigar sul successo e la title track sulla solitudine e l'abbandono.
nel 1977 è il turno di animals, secondo i più il miglior disco chitarristico dei floyd, composto di tre suite riguardanti la società, che possono avere due chiavi di lettura: dogs (i cani sono visti come la rappresentazione dei potenti, che guidano il gregge di pecore, o dei vili), pigs (rappresentazione dei ricchi o dei meschini) e sheep (le pecore sono la gente comune, guidata dai cani; sono anche gli ipocriti, che non hanno il coraggio di affrontarti faccia a facci). queste tre composizioni piene di rabbia sono racchise da pigs on the wing, due pezzi acustici tanto dolci quanto brevi, che parlano dell'amore che salva dai metaforici porci con le ali.
già nell'album precendente se ne aveva avuto sentore, ora se ne ha la conferma: waters diventa il leader indiscusso della band e unico compositore. "the wall", del 1979, è tutto frutto della sua mente geniale e paranoica, eccezion fatta per tre pezzi scritti in collaborazione con gilmour, tra cui ricordiamo "comfortably numb" per il fenomenale assolo finale. the wall è un nuovo concept, che si stacca dalla trilogia precedente (che riguardava generalmente la società umana) narrando della vita della rockstar pink (molto simile allo stesso waters) che attraverso le esperienze della sua vita (padre morto in guerra, madre eccessivamente protettiva, insegnante tiranno - another brick in the wall, matrimonio fallito...) crea un muro tra se e i suoi fan (o il mondo, in generale) divenendo, a un suo concerto, quasi un dittatore. improvvisamente si sveglia, riconosce i suoi errori e abbatte il muro.
nel 1983 esce "the final cut", totalmente di waters, in memoria al padre morto in guerra. wright è uscito dalla band dopo numerosi dissidi, ma ora è il turno di waters, che viene cacciato dopo una battaglia legale con gilmour, al quale spetterà di seguito il nome pink floyd, mentre waters avrà solo i diritti di the wall.
nel 1987 esce "a momentary leapse of reason", un buon ritorno, con eccellenti chitarre, ma privo del genio di waters: sono rimasti solo gilmour e mason, con la partecipazione di wright, che però non è un membro ufficiale.
nel 1994, infine, viene pubblicato "the division bell", con wright di nuovo in formazione. bellissimo disco di rock leggero, ma i pink floyd ormai sono vecchi e stanchi e chiudono l'ultimo album con "high hopes", il resoconto finale.
nel 2005 i tre si riuniranno con waters nel live8 (suonando breathe, money, wish you were here e comfortably numb) per poi dividersi definitivamente.
syd barrett, dopo due album solisti e mezzo, si ritirò a vita privata per morire di diabete nel luglio 2006.

all'inizio doveva essere corta, lo giuro, poi mi sono lasciato trasportare dal mio amore (platonico) per i cinque.
ho tralasciato le raccolte, i live e le colonne sonore meno importanti, per non parlare delle carriere soliste (notevoli comunque quelli di waters in primis, ma anche di gilmour e barrett, con alcuni picchi anche per wright, ma non per il fallimentare mason, che comunque è un tenero ragazzo che stimo per essere stato l'unico in formazione dall'inizio alla fine).


:banana:

NON SERVE CHE LEGGETE
ANCHE SE AMMETTO CHE MI FAREBBE PIACERE
:asd:
E POI LO RITENGO INTERESSANTE
:rox:



:look:

Edited by Tacchino Selvaggio - 19/6/2007, 09:48
 
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chOSen
view post Posted on 19/6/2007, 07:57




l'immagine l'ha messa il sottoscritto, la grafica l'ho fatta io nel forum...
chi meglio poteva rappresentare la "musica" se non "the dark side of the moon" ? :lingua:

guarda, ti dirò la verità... Animals mi piace di più...

big maaaaan, pig maaan, ah ahhhhhhh charade you areeeeeee :fist:
 
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Sawyer.
view post Posted on 19/6/2007, 08:17




image image pink floid
 
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Tacchino Selvaggio
view post Posted on 19/6/2007, 08:35




CITAZIONE (chOSen @ 19/6/2007, 08:57)
l'immagine l'ha messa il sottoscritto, la grafica l'ho fatta io nel forum...
chi meglio poteva rappresentare la "musica" se non "the dark side of the moon" ? :lingua:

guarda, ti dirò la verità... Animals mi piace di più...

big maaaaan, pig maaan, ah ahhhhhhh charade you areeeeeee :fist:

per lungo tempo ho fatto fatica a scegliere: meddle, dark side o animals?
mi sono deciso solo pochi mesi fa
 
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Sawyer.
view post Posted on 19/6/2007, 08:38




animals comunque mi piace...
 
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lanzone
view post Posted on 7/2/2008, 11:46




Grandissimi, credo che non esista band che abbia saputo darci senzazioni come i Pink Floyd, ho avuto modo di assistere a due Concerti uno a Cava dei Tirreni nel 1989 e uno a Roma (Cinecittà) quello di Cava mi è rimasto impresso in quanto mi ha lasciato un ricordo indelebile :banana: Buona giornata a tutti
 
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LostStranger
view post Posted on 12/2/2008, 21:23




....aaah, bei ricordi le notti in quel buco di appartmento ad amsterdam con dark side of moon a tenerci compagnia mentre aspettavamo l'alba...

Grandi i Pink Floyd! I più grandi
 
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8 replies since 18/6/2007, 20:55   341 views
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